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La potatura della vite è una delle pratiche più importanti nella cura del vigneto, perché incide sia sulla qualità che sulla quantità di uva prodotta. L’obiettivo principale è mantenere una costanza produttiva, un equilibrio tra attività vegetativa e fruttificazione per garantire una buona qualità dell’uva.

La Cantina Pisan Battèl inaugura l’inizio della potatura alla fine del mese di febbraio, perché è proprio questo il periodo che anticipa la ripresa vegetativa. In questo modo viene spezzata la “catena” e si allunga il periodo di dormienza della vite di almeno 10-15 giorni. Agire nei tempi giusti è fondamentale per la maturazione del tralcio e soprattutto riduce il rischio delle gelate primaverili.

Che cos’è il tralcio?

Il tralcio della vite è un ramo dell’età di un anno. Durante la primavera da questo ramo nasce un germoglio, secondo quel processo che viene chiamato “agostamento”. Da quel momento il germoglio diventa un tralcio, che l’anno successivo darà vita alle gemme che porteranno a loro volta ai germogli fruttiferi, e così via.

In seguito alla potatura invernale i tralci sono chiamati “capi a frutto”, e possono essere più o meno lunghi a seconda di quante sono le gemme che sono rimaste in seguito al taglio. Se il tralcio viene accorciato a 2 o 3 gemme viene chiamato “sperone”.

Gli allevamenti di potatura: guyot e cordone speronato

Pisan Battèl utilizza due allevamenti di potatura del vigneto:

  • Guyot -> forma d’allevamento a parete adatta soprattutto per i vitigni aromatici e semi-aromatici, come il moscato bianco utilizzato per l’Ancestre. Il suo sistema prevede di mantenere il fusto a circa 80 cm da terra e di tenere un capo a frutto steso orizzontalmente lungo un filo. Il capo a frutto è provvisto di un numero di gemme variabile, tra 8 e 12 (per Pisan Battèl sono 6), da cui si sviluppano i germogli fruttiferi che crescono verticalmente, legati ai fili metallici. Accanto al capo a frutto si trova uno sperone il quale serve a sostituire, nell’anno successivo, il capo a frutto che ha prodotto e che deve essere reciso. Ogni anno quindi, potando si rinnovano lo sperone e il capo a frutto a partire dalle due gemme presenti sullo sperone stesso;
  • Cordone speronato -> altro sistema a parete che si basa sulla potatura severa, in quanto i tralci, sia vegetativi che produttivi, sono degli speroni potati a 3 gemme al massimo. Gli speroni si trovano disposti in fila sul prolungamento del fusto (cordone) il quale viene curvato in modo che si trovi orizzontale, parallelo ai fili. Dalle gemme degli speroni si originano i germogli fruttiferi, e ogni anno gli speroni vengono rinnovati. Questa forma di allevamento viene utilizzata sui vitigni a bacca rossa e sul bombino bianco.

La differenza principale è nelle maturazioni, che nel guyot sono più irregolari, mentre nel cordone speronato è possibile raggiungere maggiore uniformità (importante per chi produce basi spumanti perché si riesce a interpretare meglio le curve di maturazione).

Quanto potare?

Il numero di gemme che si lasciano su ogni pianta incide sulla quantità e sulla qualità dell’uva che verrà prodotta. È fondamentale trovare il giusto equilibrio perché se lasciare molte gemme porta ad una produzione abbondante di uva, allo stesso tempo si avrà un basso grado zuccherino e un basso contenuto di composti aromatici e coloranti.

Pertanto, soprattutto su terreni poveri e ambienti aridi, è fortemente consigliabile tagliare di più per assicurare nutrimento a tutti i grappoli della pianta.

I passaggi della potatura e cosa avviene dopo

Il vitigno si divide in epoche, dalla più precoce alla più tardiva. La divisione varia in base all’epoca di maturazione, dalla più corta alla più lunga. L’inizio della potatura è con i vitigni precoci, come il moscato (nel caso specifico di Pisan Battèl), fino ad arrivare ai vitigni di quarta epoca, come bombino ed uva di troia, che vengono rispettivamente utilizzati per il Brut o Pas Dosé e per il Brut Rosé.

Alla fase di potatura segue la procedura di asportazione (o pulizia) dei tralci dalla parete, che saranno successivamente trinciati. Dopo la potatura e la trinciatura, la cura del vitigno continua con la legatura del tralcio, solo nel caso della forma di allevamento guyot (non nel cordone speronato).

Poi avviene il passaggio alla fase di copertura: il germoglio cresce ed il grappolo si intravede. Da questo momento si potrà partire con la potatura verde di cui vi parleremo nei prossimi articoli.

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